Nessuno vuole mai quello strano. Quello strano è imprevedibile, impulsivo, sfuggente. Tutti dichiarano di volere una persona strana, bizarra, unica, sconvolgente. Ma nessuno davvero vuole qualcuno di cui non può fidarsi pienamente, che un giorno c’è e il giorno dopo no, che sparisce anche per settimane e al suo ritorno nulla sembra cambiato, dal suo punto di vista. È un casino quando tu sei quello strano. Quando gli altri all’inizio così coinvolti dai tuoi racconti e dalle tue abitudini bizzarre, si appassionano a te. A poco a poco però, i tuoi racconti suscitano pietà e compassione, imbarazzo. Le tue abitudini bizzarre divetano difficili da gestire, insopportabili quasi. Così, a poco a poco, cominci a diventare troppo insistente o troppo assente, troppo impulsivo, troppo intenso, troppo distante. Troppo. Le persone perdono interesse in te, mentre tu con tutta la fatica del mondo ti sei affezionato a loro, loro che ti hanno fatto sentire importante, scelto nella tua stranezza. È davvero un dramma invece, quando quello strano si invaghisce di un altro strano. Due anime sfuggenti, intense, distanti. Spesso, quando tu sei disponibile e presente, l’altro è distante e viceversa. Raramente quello strano trova in un altro strano lo stesso tipo di stranezza. Alla fine, ti trovi di nuovo solo. Solo più di prima però, perché per ogni persona che si avvicina a te, per ogni fiducia che tu concedi sperando che sia ben riposta, ogni volta chi se ne va si porta via un pezzo di te, un pezzo di sicurezza. Resti solo, strano come sempre ma vuoto ogni volta di più. Ma tu te ne fotti e da bravo masochista, ricominci tutto da capo.
Quello strano
Pubblicato il di ginnythecatlady
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Sono uno scrittore, un poliziotto, un ufficiale della marina. A volte una spia, un agente di borsa, un azionista. Mostra tutti gli articoli di ginnythecatlady